Canale Italia:
Intervista a Riccardo Schvarcz per StoryTime in onda martedì 30.01.2024

 

Lo Studio Schvarcz ha una lunga storia nel territorio italiano e non solo: nasce infatti nel 1950, con sede in Corso Milano a Padova, ed è ancora e soprattutto oggi un’eccellenza nel settore dell’architettura e dell’ingegneria civile e industriale

Il fondatore dello Studio è l’Ing. Béla Schvarcz, di nazionalità ungherese, uno dei più noti professionisti nel campo del calcolo strutturale degli anni ‘60 e ‘70, che si stabilì a Padova durante la Seconda Guerra Mondiale.

Successivamente i lavori di maggior interesse furono affidati a Giampaolo Schvarcz, ingegnere libero professionista e collaboratore all’Istituto di Architettura e Urbanistica dell’Università di Padova e riconosciuto come uno dei caposaldi delle progettazioni di ingegneria e calcolo strutturale in Italia e all’Estero.

Come opere di maggiore interesse possiamo citare la progettazione della Divisione di Radioterapia dell’Ospedale Civile di Padova, il Complesso Direzionale Tribloc (Padova), il calcolo delle strutture del Nuovo Monoblocco (PD), l’ Ospedale Civile di Monselice, il Blocco Policlinico e gli Istituti di Elettrotecnica e Elettronica, Chimica, Fisica, Microbiologia e Matematica dell’Università di Padova, l’Istituto Tecnico Agrario di Rovigo, l’Istituto di Fisica dell’Università di Modena; oltre ai moltissimi lavori all’estero, tra cui Palazzo dell’Esposizione I.W.B. di Monaco (Germania), la Città Universitaria di Tiaret (Algeria), lo Stabilimento Sonitex (Algeria), Silos Bertrand (Parigi).

Negli anni ’90 lo Studio giunge alla sua terza generazione e continua ad operare in differenti campi, ampliandosi in settori specialistici sotto la guida dell’Ing. Riccardo Schvarcz.

L’Ing. Riccardo Schvarcz – oggi titolare dello Studio – acquisisce specializzazione con il Diploma di Master in Gestione Ambientale Strategica presso l’Università degli Studi di Padova. Certificato Envision® e Professionista Envision Italia Supporter, Lead Auditor di Sistemi di Gestione per la Qualità, Ambiente, Energia, marcatura CE di prodotti per le Costruzioni, FPC calcestruzzo, certificazioni di prodotto, CAM e Ispettore ICMQ S.p.a. Milano, Organismo Terzo riconosciuto da Accredia. Professionista con competenze specifiche nella progettazione e direzione lavori nel settore civile, industriale ed infrastrutture. Autore di numerose pubblicazioni e del Libro “Durabilità del calcestruzzo – I fattori che la influenzano” Editore Dario Flaccovio. Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova.

“Ing. Schvarcz, qual è secondo lei il ruolo sociale dell’ingegnere?”

“La mission di un ingegnere è quella della sostenibilità sociale, a tutela del cittadino. L’ingegnere assume un ruolo strategico nel contesto sociale sotto tutti gli aspetti. La professione di ingegnere, che copre l’aspetto tecnico-scientifico, la ricerca, l’innovazione, la pianificazione progettuale, l’uso delle risorse e la tutela dell’ambiente è fondamentale per la crescita e lo sviluppo sostenibile.

L’Ordine professionale di Padova, di cui attualmente ricopro il ruolo della Presidenza, è ente pubblico non economico che opera sotto la vigilanza dello Stato per scopi di pubblico interesse, tutela non i propri iscritti ma i cittadini, principalmente sotto due aspetti: la competenza professionale e la correttezza del comportamento. Fare l’ingegnere significa assumere un obbligo, mantenere una promessa, investire energie per ottenere un risultato concreto: una scommessa con la società civile finalizzata al benessere collettivo.

L’attività dell’ingegnere non può essere slegata ai bisogni sociali attuali e del futuro, è quindi necessario che si instauri un connubio tra richieste sociali e capacità tecniche, quest’ultime indispensabili per soddisfare al meglio le varie esigenze.
L’ingegnere può intervenire in maniera efficace ed efficiente in ogni contesto, da quello ambientale a quello industriale, infrastrutturale, impiantistico, nell’ambito medico o nella ricerca; l’ingegnere di fatto è presente e attivo in ogni processo ed è la figura cardine per lo sviluppo e il progresso.

La città è una società interconnessa, se pensiamo alla mobilità, alla sanità, al verde, etc; che per produrre benessere sociale ed eliminare le disuguaglianze ha necessità di una visione d’insieme, quasi uno sguardo dall’alto, per proiettare le scelte e le progettualità nel futuro lontano”.